È italo-francese l’idea di candidare l’alpinismo a patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO, i comuni di Courmayeur e Chamonix, supportati dal Museo nazionale della montagna di Torino a rappresentanza di tutte le sezioni Cai, hanno infatti ufficialmente dato il via all’iter della candidatura che sarà presentata entro marzo 2018.

L’iniziativa parte proprio dai due comuni ai piedi del Monte Bianco che hanno ospitato per diversi anni i Piolets D’Or, gli “Oscar” dell’alpinismo, e che “sono la culla di questa pratica e sede Delle due società di guide alpine più antiche al mondo” come ricorda il sindaco di Courmayeur Fabrizia Derriard.

L’obiettivo della proposta è quello di tutelare “una forma di alpinismo responsabile del territorio, che rimandi ai valori di solidarietà, senso della cordata e confronto con se stessi”. Alpinismo, quindi, come bene immateriale intendendo con questa espressione sia l’etica alpinistica che le sensazioni intrinseche nella scalata.