Esistono ancora, seppur rare, delle montagne inviolate; è il caso della cordigliera dell’ Hinduraj nel Pakistan del nord e del neobattezzato “Jinnah Peak” (6177 m). Qui, infatti, è stata recentemente aperta una nuova via tutta italiana ad opera di Franz Rota Nodari, Tarcisio Belló e Mara Babolin.
Gli apritori della linea “Ghotolti Dreams”, sfruttando una breve finestra di tempo favorevole, sono partiti alle ore 4:30 AM del 30 giugno dal campo base, arrivati in vetta alle 8 PM, e rientrati alle 8 AM del 1 luglio al campo base; portando a termine così una salita che, seppur non estrema tecnicamente, è stata particolarmente snervante soprattutto nella discesa. I tre alpinisti hanno deciso di dedicare al grande Ueli Steak, recentemente scomparso in Nepal, il canale di accesso alla parete.
La spedizione ha altresì avuto uno scopo socio-umanitario, attraverso l’associazione Onlus “Montagne e Solidarietà” è infatti nata una collaborazione Italia-Pakistan con lo scopo di riqualificare il villaggio di Ghotolti.
“Come riassumere infine questa esperienza pakistana durata 23 giorni? Beh, in poche righe e immagini mi risulta impossibile. Le montagne? Belle, bellissime, eccezionali, ma sono solo aggettivi… Superlativa la nostra, sia esteticamente, sia per la impegnativa salita, ma quello che rimane forse di più di questa esperienza non e’ la parte alpinistica (probabilmente dall’esterno la più “vendibile” e con maggiore appeal), ma il contatto con le persone… con i local… i pakistani.. persone semplici e speciali, di un’accoglienza squisita.” Franz Rota Nodari