Andrej Štremfelj vince il Piolet d’Or alla carriera 2018

“Il suo nome è Andrej. Andrej Štremfelj. Solo le persone speciali possono mantenere con successo un genuino entusiasmo per la vita col passare degli anni. A questo proposito, Andrej Štremfelj può essere considerato unico. La sua attitudine all’alpinismo, e alla vita stessa, conserva sia una freschezza che maturità. Nonostante i grandi cambiamenti sociali, i valori che trasmette alla nostra stravagante tribù non sono cambiati. Il suo ruolo di pedagogo si adatta perfettamente al suo personaggio. Andrej è in grado di trasmettere le sue esperienze e punti di vista principalmente tramite esempi diretti, anche se a volte i suoi scritti mostrano un’enfasi e una compassione appropriate. È ancora in grado di collegare giocosità e responsabilità, uno dei “trucchi” essenziali che gli ha assicurato di raggiungere un’età matura sia soddisfatto che felice.” (Marko Prezlj)

 

 

Andrej Štremfelj nasce in un freddo giorno di dicembre del 1956 a Kranj, città dove vive tuttora insieme alla moglie Marija. Appassionato di montagna fin da bambino quando insieme al fratello Marko percorrevano i sentieri più impegnativi delle valli slovene. La sua carriera di alpinista iniziò nel 1972 quando divenne membro del Club Alpino di Kranj. A soli 21 anni raggiunse la cima del suo primo ottomila, il Gasherbrum I compiendo la quarta salita di questo gigante per una nuova via aperta sulla cresta Sud-Ovest. Nel 1979 Insieme a Nejc Zaplotnik portarono a compimento la grande spedizione Jugoslava divenendo i primi sloveni a scalare la vetta più alta del pianeta, il Monte Everest (nuova via diretta sulla cresta Ovest). Negli anni seguenti salì altri sei ottomila tra cui il Broad Peak, il Gasherbrum II, lo Shishapangma, la cima sud del Kangchenjunga, il Cho Oyu e il Dhaulagiri, due dei quali saliti per una nuovo itinerario e altri tre in puro stile alpino. Nel 1990 fece ritorno sull’Everest che salì questa volta lungo la via normale insieme alla moglie Marija, la prima coppia sposata a conquistare insieme il gigante himalayano. Sei mesi più tardi ottenne quello che può essere considerato il suo più grande successo, aprendo sempre in stile alpino una nuova via verso la cima Sud del Kangchenjunga insieme a Marko Prezelj. Questo exploit fu premiato con il primo Piolet d’Or della storia. Nelle sue oltre venti spedizioni sparse tra Himalaya e Karakorum collezionò le prime ascensioni di tre settemila Nyanang Ri, Menlungtse e Janak Chuli (tutti saliti su nuove vie in stile alpino) e un nuovo itinerario sul Gyachung Kang (7952m il più alto di tutti i settemila) .

 

 

Nella sua carriera Andrej non si è “limitato” solo alle salite in quota, ha lasciato la sua firma anche sul granito della Patagonia salendo “Born under a Wandering Star” sulla torre Nord del Paine e ripetendo il Nose su El Capitan nella mecca californiana dello Yosemite. Per festeggiare i suoi trent’anni di attività, nell’estate del 2002 ha salito nell’arco di 40 giorni, 30 diversi vie su 27 diverse montagne nella sua Slovenia. Oltre alla carriera di alpinista professionista, Štremfelj lavora come guida alpina dal 1982 e nel 1997 ha ottenuta la licenza di guida IFMGA.

Uno dei maggiori esponenti dell’epoca d’oro dell’Alpinismo Sloveno, un palmarès impressionante costruito con più di 45 anni trascorsi a scalare ad altissimo livello le montagne di tutto il mondo, consacrato ora con il Piolet d’Or alla carriera.