Il polacco entra nella storia dello sci compiendo la prima discesa dalla vetta del K2
Il polacco Andrzej Bargiel ad un anno dal primo e sfortunato tentativo (causa alte temperature e condizioni poco sicure), ha realizzato il suo sogno divenendo il primo uomo a sciare dalla cima il K2. Questa impresa era già stata tentata nel 2001 da Hans Kammerlander, terminata dopo alcune centinaia di metri dalla vetta a seguito del peggiorare delle condizioni climatiche e dello shock d’essere stato sfiorato dal corpo di un alpinista coreano ma an Bargiel era partito sabato sera da campo IV e nella mattina di domenica intorno alle quattro aveva raggiunto la cima posta a 8611 metri, divenendo così anche il tredicesimo polacco a scalare la seconda montagna più alta della terra.
“Sento una grande gioia dentro di me perché sono qui per la seconda volta e sono contento di non dover tornare a casa ancora a mani vuote”
Nella discesa, come da programma, Bargiel è sceso lungo la normale fino a campo 4, dove si è dovuto fermare per circa un’ora a causa della scarsa visibilità. Fortunatamente poi le condizione meteorologiche sono migliorate consentendogli di proseguire la discesa. Andrzej ha lasciato lo Sperone degli Abruzzi e ha proseguito sulla via Česen-Basków per poi lanciarsi verso il centro della parete Sud lungo la Traversata Messner e terminare la sua discesa sulla via Kukuczka-Piotrowski. Il polacco ha impiegato circa 8 ore per sciare i 3600 metri di dislivello che portano dalla cima al campo base.
“Sono molto felice di essere riuscito a raggiungere la cima del K2 e tornare in sicurezza alla base”
In precedenza Bargiel aveva già sciato su quattro delle quattordici vette più alte del mondo del mondo, compresi Shishapangma e Manaslu ma con questo suo ultimo successo, scrive una pagina importante nella storia dell’alpinismo e dello sci.