Che dire… Babsi Zangerl è una vera macchina da guerra! Da essere una delle boulderiste più forti al mondo, negli ultimi anni la talentuosa scalatrice austriaca si è trasformata in una vera e propria macinatrice di multipitch! Il suo curriculum fa impallidire anche i più forti tra i suoi colleghi del sesso forte. Per citare solo alcune delle salite di Barbara: la trilogia alpina (Des Kaisers neue Kleider, Silbergeier, End of Silence), Bellavista in Lavaredo e Odyssee sull’Eiger per quanto riguarda le pareti di calcare; ma non pensiate che sul granito se la cavi peggio perché nei suoi viaggi nella mecca americana del parco nazionale dello Yosemite, la Zangerl è riuscita a salire in libera ben tre vie: El Nino, Zodiac e Magic Mushroom.
Il suo 2018 è stato fin ora un anno magico. In primavera era riuscita a salire “Speed Integrale” il suo primo 9a in falesia… e in che falesia, la temutissima Voralpsee (tutti noi abbiamo visto almeno in video questo muro di calcare sul quale Beat Kammeralnder salì Mordillo senza corda).
L’ultima perla da aggiungere al palmarès di Barbara non è lunga come una via su El Capitan o famosa come le altre che ha salito sulle alpi, ma di sicuro come affermato direttamente da lei un vero piacere da scalare.
“6 tiri di pura gioia e alcuni runout piccanti. È una via assolutamente straordinaria, non troppo lunga, ma ogni tiro è un vero gioiello, in particolare quello chiave.”
La vie in questione è Sangre de Toro (8b+, 230 metri) sulla Rote Wand nel Lechquellengebirge. Non famoso come altri gruppi montuosi limitrofi (vedi Ratikon), il Lechquellengebirge vanta comunque una storia di tutto rispetto.
“I protagonisti degli anni ’80 avevano creato delle vie difficili in arrampicata libera, protette soprattutto in maniera trad, con un uso spartano di chiodi. Il periodo di massimo splendore è arrivato in ritardo rispetto ad altre pareti ed è questo il motivo per cui la Rote Wand è stata risparmiata dall’ondata di rispittatura di vecchie vie. Le linee salite da Jürgen Brandauer & Co rimangono ancora oggi delle salite esigenti.” A.Luger
Questa via di sei tiri era stata aperta nel 2012 dal basso senza l’uso dell’artificiale, da Alex Luger, Günther Winkel, Robert Natter e Konrad Mathis. La prima salita in libera ha dovuto attendere due anni ed è stato proprio Luger (stretto amico di Barbara) ad aggiudicarsela. Fino al 2017 però questa via era caduta nel dimenticatoio, solo grazie alla prima ripetizione a firma di Jacopo Larcher, Sangre de toro è tornata alla ribalta. Un anno dopo, per la precisione il 30 settembre è stata la volta di Babsi di scrivere il suo nome nella storia della Rote Wand.
Qui potete vedere il video della prima salita di Alex Luger