Dallo Hielo Norte alle più famose cime che circondano El Chalten, sta per cominciare la stagione patagonica per i Ragni Felderer, Anghileri, Marazzi, Schiera, Della Bordella e Bernasconi. Con loro questa volta anche Matteo Pasquetto e Nicola Lanzetta. Tre spedizioni con obiettivi differenti ma unite dall’identico amore per queste montagne, che sono state teatro di alcune delle più belle pagine della storia del gruppo alpinistico dei Ragni di Lecco.

A dare il via alle danze saranno Ricky Felderer e Dimitri Anghileri, entrambi alla loro prima spedizione patagonica. “Staremo in Patagonia da fine dicembre al 4 febbraio – racconta Felderer, partito per l’Argentina già lo scorso 18 dicembre – Speriamo di trovare qualche finestra di bel tempo sufficiente a fare qualche bella ripetizione su vie prevalentemente di roccia. Come suggeritomi da molti, visto che siamo alla nostra prima esperienza su queste montagne, la cosa migliore è partire pronti a tutto e senza obiettivi rigidi, perché tanto chi la fa da padrone è il tempo e solo in base a questo si possono definire sul posto programmi sensati. Ovviamente ci piacerebbe fare una via sul Fitz Roy, ma è un sogno nel cassetto!

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Finally!

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Se gli obiettivi di Riky e Dimitri ruotano attorno alle destinazioni “classiche” dell’alpinismo patagonico, ben più inusuale (come ormai succede da qualche tempo…) la destinazione della cordata composta da Luca Schiera e Paolo Marazzi. I due si recheranno nell’area del Campo de Hielo Norte, nel sud della Patagonia, uno dei ghiacciai più estesi al mondo, in una zona ancora inesplorata dal punto di vista alpinistico. Infatti, non ci sono ancora informazioni precise sulle montagne e sulle vie di accesso, e non sono ancora state tracciate vie tecniche su queste pareti. “Per tutto il periodo che passeremo al campo base, circa tre settimane, saremo completamente autonomi – commenta Schiera – Scaleremo in stile alpino, cercando di sfruttare al meglio le brevi finestre di bel tempo che speriamo di trovare. Il nostro interesse si è focalizzato in particolare su due pareti che alternano solido granito a tratti di misto e ghiaccio. Potremmo anche decidere, in base alle condizioni, di tentarne altre. Il rientro ci occuperà per alcuni giorni e dovrebbe avvenire entro la fine di gennaio, ci prepareremo comunque a un’attesa maggiore nel caso in cui il tempo dovesse impedirci di lasciare la truna”. Schiera e Marazzi hanno all’attivo spedizioni in tutto il mondo: dal Pakistan, Groenlandia, Isola di Baffin e, ovviamente, Patagonia, dove insieme hanno realizzato la prima salita del remoto Cerro Mariposa. (1000m 6c – A2).

 

 

Per quanto riguarda la terza spedizione, i protagonisti non hanno ancora sciolto il riserbo sull’obiettivo principale: “Andremo nella zona di El Chalten e abbiamo in mente una linea fantastica che ci piacerebbe salire, mai stata fatta, della quale però non vogliamo svelare i dettagli, più che altro perché, in caso non ci riuscissimo, non vorremmo ritrovarci in dieci cordate a tentarla il prossimo anno…”, spiega Matteo Della Bordella. “Con me – continua il presidente dei Ragni – ci sarà Matteo Bernasconi, con il quale ho già fatto quattro spedizioni in Patagonia! Il terzo elemento della cordata sarà Matteo Pasquetto, giovane varesino, aspirante Guida Alpina, che sarà il nostro asso nella manica nelle situazioni critiche!”. Per questo progetto i tre Ragni hanno a disposizione 40 giorni, dopodiché Bernasconi e Pasquetto rientreranno in Italia, mentre Della Bordella si fermerà a El Chalten per altre 3 settimane. “Dopo la partenza dei miei compagni mi legherò in cordata con Nicola Lanzetta – conclude Della Bordella – Insieme a lui vorrei non solamente scalare, ma anche catturare immagini spettacolari per un film di Fulvio Mariani al quale stiamo lavorando già da un paio d’anni e che avrà al suo centro la figura di Casimiro Ferrari e le sue salite”.