Per gli amanti delle pellicole che riguardano il cinema di montagna il 2018 è stato un anno sbalorditivo. Due dei film più attesi dal popolo dei climbers di tutto il mondo finalmente hanno raggiunto le sale e l’ormai imprescindibile streaming sul web. I film di cui stiamo parlando sono: “The Dawn wall” e “Free Solo”.

THE DAWN WALL

 

 

Nel gennaio 2015, Tommy Caldwell e Kevin Jorgeson catturarono l’attenzione del mondo con la loro impresa sulla Dawn Wall, una via apparentemente impossibile di 915 metri nello Yosemite National Park. Ma per Caldwell si trattava di molto più di una scalata. È stato il culmine di una vita definita superando gli ostacoli. All’età di 22 anni fu preso in ostaggio dai ribelli in Kirghizistan. Poco dopo perse il dito indice. Quando il suo matrimonio è andato in pezzi, è sfuggito al dolore concentrandosi sullo straordinario obiettivo di scalare la Dawn Wall. Tra dedizione e ossessione, Caldwell e Jorgeson trascorrono sei anni meticolosamente pianificando la via. Nel tentativo finale, in diretta mondiale, Caldwell si trova di fronte a un momento decisivo: abbandonare il partner per realizzare il suo sogno, o rischiare il successo per il bene della loro amicizia.

 FREE SOLO

 

 

Nel giugno 2017 lo statunitense Alex honnold ha scosso il mondo dell’arrampicata realizzando la prima salita in free solo su El Capitan. Questa scalata senza precedenti è diventata un film, Free Solo, riporta sul grande schermo i momenti più appassionanti e le emozioni vissute dal climber e da tutti quelli che gli sono stati vicini. Il lungometraggio è diretto da Elizabeth Chai Vasarhelyi e Jimmy Chin in collaborazione con National Geographic. La via scelta dallo statunitense per questa pagina di storia è stata Freerider, un via di 7c+ aperta nel 1998 dai fratelli Huber. Per l’asso della scalata il cronometro si è fermato a 3 ore e 56 minuti. Honnold ci ha abituati a salite dai ritmi serrati e a record infranti, come il suo primato di pochi mesi fa sempre su El Capitan, in cui con l’amico Tommy Caldwell ha completato The Nose in meno di due ore. Con Freerider però non si trattava di una corsa contro il tempo, ma di una sfida contro i limiti. Gli oltre 1.000 metri della parete hanno richiesto tutta la concentrazione e l’abilità di Alex, per una conquista che rimarrà negli annali dell’arrampicata.

REEL ROCK 13

Oltre a queste due attesissime pellicole, come ogni anno è uscita la selezione di film dedicati all’avventura e alla montagna di Reel Rock. Il tour di 5 tappe è stato proiettato nei cinema delle principali città ed ora è possibile acquistarlo sul sito ufficiale di Reel Rock. In questa tredicesima selezione i filmati sono stati: “Age of Ondra”, “Queen Maud Land”, “Up to speed”e “The Valley of the Moon”

AGE OF ONDRA

 

 

Ogni tanto, accade che un atleta ridefinisca i canoni dello sport che pratica e Adam Ondra, venticinquenne ceco, sta oggi esplorando nuove frontiere dell’arrampicata. Alla fine dello scorso anno, Adam ha stabilito un nuovo record in Norvegia portando a termine “Project Hard” – che oggi può essere considerato il primo 9c al mondo – per il quale è stato scelto il nome di “Silence”. Sulla scorta di questa salita, il film segue Adam in un viaggio che, partendo da casa sua nella Repubblica Ceca, lo porterà attraverso l’Europa fino in Nordamerica, dove sperimenta nuovi metodi di allenamento, apre nuove vie di grado elevatissimo e cerca di essere il primo climber a scalare un 9a+ a vista. Age of Ondra racconta la vita e le imprese di uno dei più grandi atleti oggi sulla scena, in un momento di massima forma.

 QUEEN MAUD LAND

 

 

Un dream team di top climber parte per una spedizione verso una delle ultime frontiere dell’arrampicata, nelle terre più remote dell’Antartide. Jimmy Chin e Conrad Anker tentano una nuova via sull’Ulvetanna, una montagna di oltre 1000 metri; Savannah Cummins e Anna Pfaff salgono la torre di Holtanna, e Alex Honnold e Cedar Wright si divertono a salire 13 guglie sparse lungo il ghiacciaio, inclusa una di cui Alex dice: “è stato il tiro più spaventoso che abbia mai fatto!”. La Queen Maud Land – questo il nome di quest’area ghiacciata – è il regno di una wilderness rara e incontrastata e il film mostra l’impegno (e la sofferenza!) necessari per scalare nella terra più a Sud del mondo.

UP TO SPEED

 

 

L’annuncio che l’arrampicata sarebbe stata inserita tra le discipline olimpiche ha rappresentato un momento molto importante per questo sport, al suo esordio a Tokyo nel 2020. Ma ciò che ha stupito molti climber è il fatto che una delle tre discipline necessarie per vincere una medaglia è… lo speed climbing. L’inviato di REEL ROCK Zachary Barr esplora questa “sotto-disciplina” poco conosciuta e poco praticata e il ruolo che potrà avere nel dare forma al futuro dell’arrampicata. Il viaggio di Barr si compie dagli Stati Uniti alla Francia (la patria del moderno speed climbing), fino all’Asia del Sud (dove al momento la pratica è molto diffusa) e culmina a Mosca nel corso di una competizione internazionale, dove i giganti dello speed climbing riescono a salire una parete di 15 metri in meno di 6 secondi.

THE VALLEY OF THE MOON

 

 

 

Wadi Rum, conosciuta anche come “Valle della Luna”, è una grande estensione di pareti arenaria, situata nel deserto della Giordania. Sperando di attirare i climber stranieri, due israeliani, insieme a una guida locale beduina, cercano di aprire una via di 550 metri, reclutando alla fine la climber americana Madaleine Sorkin, per aiutarli a realizzare il loro sogno. Il film esplora l’importanza dell’arrampicata come strumento per superare le barriere culturali, costruire nuove amicizie e ricercare l’avventura in una delle regioni più incredibili della terra.