I due alpinisti e guide alpine valdostane François Cazzanelli e Francesco Ratti, hanno conquistato per ben due volte nell’arco di sette giorni la cima più alta del nord america: il Denali. Questa cima di 6190 metri d’altezza si trova in Alaska ed è strettamente legata al nostro alpinismo per la straordinaria salita del 1961 della Cresta Cassin ad opera di una spedizione dei Ragni di Lecco guidata appunto dallo stesso Cassin.
Il 23 maggio alle 21 (ora locale) Cazzanelli e Ratti raggiungono per la prima volta la vetta del Denali percorrendo la “West Rib”: partiti alle 12 (ora locale) dal campo 4 e raggiungendo la vetta alle 21 (ora locale), dopo 9 ore di scalata in una giornata meteorologicamente “pazzesca con il sole sopra un mare di nuvole dove in pochi secondi tutto si è ghiacciato” racconta Cazzanelli. Il ritorno sulla via normale è stato di tre ore, dalla vetta al campo 4.
Il 30 maggio alle 7 (ora locale), Cazzanelli e Ratti sono riusciti a raggiungere una seconda volta la vetta del Denali, per la mitica “Cassin”, una via molto lunga e impegnativa, circa 2.500 m di dislivello dalla terminale fino in cima. La salita delle due guide valdostane è la terza ripetizione italiana in assoluto, dopo , la prima nel 1993 ad opera di Franco Dobetti, Bruno Dossi e Bruno Rota; la seconda ripetizione italiana nel giugno 2009, organizzata dal gruppo Gamma e composta da Giacomo Bianchi Bazzi, Roberto Chiappa, Massimiliano Gerosa, Eugenio Manni, Fabio Valseschini.
François Cazzanelli, classe ’90, è alpinista e Guida Alpina; cresciuto a Cervinia, nella Valtournenche, ai piedi del Cervino dove vive tuttora. Figlio d’arte: il cognome della famiglia del padre, Cazzanelli, e quello della famiglia della madre, Maquignaz, sono legati indissolubilmente da più di un secolo al mestiere di Guida Alpina e all’Alpinismo, da ben cinque generazioni. Dal 2012 è membro della Società Guide Del Cervino. Dal settembre 2011 al 2016 ha fatto parte della “Sezione Militare di Alta Montagna del Centro Sportivo Esercito di Courmayeur”. Ha partecipato a dodici spedizioni extraeuropee dall’Himalaya alla China fino alla Patagonia vetta del Monte Vinson in Antartide. Mentre nella primavera del 2018, è stato protagonista in Nepal di due salite, la prima in qualità di guida alpina verso la vetta dell’Everest (con l’uso dell’ossigeno per garantire la sicurezza del cliente); la seconda, di alpinista, raggiungendo la vetta del Lhotse, la quarta montagna più alta del mondo in cordata con Marco Camandona senza l’ausilio dell’ossigeno (unici italiani ad aver scalato il Lhotse nel 2018).
Francesco Ratti nasce vicino a Milano nel 1980 e coltiva fin da giovanissimo la sua passione per l’alpinismo sulle montagne intorno a Lecco, famose per l’arrampicata su roccia. L’arrampicata, l’alpinismo, e la volontà di voler vivere la montagna a 360° fanno sì che nel 2015 diventa Guida Alpina e membro della storica Società delle guide di montagna di Cervino. Vive a Valtournanche con la sua famiglia e si divide tra la professione di Guida Alpina ei suoi progetti di alpinista.
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fonti: www.valledaostaglocal.it