È Krzysztof Wielicki il vincitore dell’ambito Piolet d’Or Carrière per il 2019. Il 69enne polacco, autore della prima salita invernale dell’Everest nel 1980 (prima invernale assoluta di un Ottomila), e delle invernali di Kangchenjunga e Lhotse (questa in solitaria), poi quinto a completare la raccolta di tutti i 14 Ottomila, è l’undicesimo a ricevere il premio più ambito.

Considerato in tutto il mondo come uno dei più grandi alpinisti polacchi della storia, Wielicki ha nel suo curriculum una impressionante lista di imprese, come la prima salita in solitaria della parete Est del Dhaulagiri nel 1990, della Sud dello Shisha Pangma nel 1993 e del Nanga Parbat nel 1996 (considerata dallo stesso Wielicki come la sua più grande conquista in solitaria).

Dal 2009 il Piolet d’Or alla Carriera, ora intitolato a Walter Bonatti, che fu il primo a essere insignito di questo riconoscimento, è stato assegnato a Reinhold Messner (Ita), Doug Scott (GB), Robert Paragot (Fra), Kurt Diemberger (Aut), John Roskelley (USA), Chris Bonington (GB), Wojciech Kurtyka (POL), Jeff Lowe (USA), Andrej Stremfelj (Slo).

Come ricordano gli organizzatori del Ladek Mountain Festival, dove a settembre sarà consegnato il premio a Wielicki  “il Piolet d’Or alla carriera è stato creato come premio per una carriera in cui lo spirito del protagonista è stato di ispirazione per le generazioni successive e le conquiste di Krzysztof Wielicki continuano a ispirare e impressionare generazioni di climber”.