Pierrick Fine, Étienne Journet e Jordi Noguere hanno salito la parete ovest del Monte Grosvenor 6376 metri situato nel Sichuan (Cina).
Il tempo è stato brutto per la maggior parte della durata della spedizione, sfruttando due giorni di bel tempo Pierrick Fine, Étienne Journet e Jordi Noguere sono saliti dal campo base fino all’inizio della parete, dove avevano precedentemente lasciato un deposito di materiale. Qui hanno bivaccato e iniziato una corsa contro il tempo prima dell’arrivo della successiva ondata di maltempo.

Il 23 ottobre si sono alzati alle 4:00 del mattino e grazie ad un couloir di neve hanno guadagnato rapidamente quota fino a raggiungere il canale a cui puntavano. Qui hanno trovato la parte più delicata della via, con tiri ripidi e difficili da proteggere. Hanno raggiunto la cresta appena prima del tramonto trovando un posto in cui scavare un bivacco mentre il vento iniziava a crescere. Nelle prime ore del giorno successivo sono partiti sul pendio di neve marcia e instabile che conduce alla cima.
Con poca visibilità hanno iniziato la complicata discesa, Jordi è caduto per circa sei o sette metri in un crepaccio, riportando solo un forte dolore alle coste. Alla fine sono riusciti a raggiungere il canale e con alcune calate su Abalakov hanno fatto ritorno nella tenda ai piedi della montagna. Tre ore dopo erano al campo base.

La via si chiama “Tcheu c’te panthère” (1.300 m, ED, AI5+/6)
Il nome è stato ispirato dalle impronte misteriose che i tre hanno seguito per attraversare una morena al campo base dopo aver completato l’acclimatamento. Tracce che sembravano corrispondere a un grosso gatto, che presumevano potesse essere la sfuggente pantera di neve.
Il monte Grosvenor è stato salito per la prima volta nel 2003, dagli inglesi Julie-Ann Clyma e Roger Payne per lo spigolo ovest. La sua parete nord-occidentale ha attratto diverse corde negli anni seguenti, è stata salita da Kyle Dempster e Bruce Normand nel 2010.