Il primo film del progetto “Ragni around the World” è disponibile online. A scadenza regolare nei prossimi mesi verranno pubblicati altri film completi sul canale youtube I Ragni di Lecco.

Il primo episodio è The Egger Project, il video sulla prima salita della parete ovest della torre Egger in Patagonia.

La torre Egger fu salita per prima volta nel 1976 da John Bragg, Jim Donini e Jay Wilson per quella che divenne poi conosciuta come via Americana. La squadra spese due mesi a fissare corde sulla montagna, partendo dalla parete est del cerro Torre fino al colle della Conquista per poi concludere la via sulla parete sud della torre Egger con forti difficoltà sia in libera che in artificiale su quella che era considerata come la cima più difficile della zona.

Negli anni successivi furono tracciate altre vie sulla montagna come ad esempio Badlands e Psycho Vertical o l’incredibile linea di ghiaccio e misto di Venas Azules, ma i pochi tentativi alla parete ovest non andarono mai buon fine. Curiosamente quasi tutti ad opera di italiani fra cui: Ermanno Salvaterra, la cordata Dal Pra, Nadali, Sarchi e poi Paolo Crippa con Eliana De Zordo su cui persero la vita (sulla punta Herron in realtà).

La differenza rispetto alle altre pareti del gruppo di Chaltén è che i versanti ovest del gruppo del Torre si raggiungono con un lungo avvicinamento sul Campo de Hielo Sur, questo limita fortemente le possibilità di sfruttare brevi finestre di bel tempo, inoltre quando le raffiche di vento iniziano ad arrivare da ovest diventa molto pericoloso trovarsi in parete visto che non ci sono ostacoli ad offrire riparo.

Nel 2010 Matteo Bernasconi e Matteo Della Bordella partirono per un tentativo, scavarono una truna sotto alla parete e iniziarono a salirla fissando le corde un pezzo per volta. Quell’anno non riuscirono a salirla ma ci andarono molto vicini l’anno successivo, un incidente a pochi metri dalla fine impedì ai due di concludere la loro via. Il terzo anno, con l’aggiunta di Luca Schiera, fu quello buono: questa è la loro storia.